Ho ripreso a correre da un mese e mi conforta il fatto che sia già una routine. Ho apprezzato le piccole conquiste: record progressivi di Km, numero di giornate consecutive di allenamento, aumento della velocità, ecc. Ho raggiunto i 10 km in occasione della gara che solitamente la mia società contribuisce ad organizzare: la Maratonina di Mestre. Quest’anno é stata sostituita da una corsa virtuale di 10 Km che ho corso in compagnia di una decina di miei compagni di squadra.

Ormai, da quasi un anno la mia casa é diventata anche sede prevalente di lavoro. Per un abitudinario come me cambiare i percorsi di allenamento é stato un piccolo trauma. Non potendo correre con continuità il periodo di adattamento é stato abbastanza lungo. Ora sono piuttosto soddisfatto dei percorsi nel verde che ho trovato. Posso contare su un sacco di strade di sterrato battuto e anche su percorsi ciclabili asfaltati più centrali per le sessioni più veloci. Purtroppo, però, devo fare i conti con alcune strade trafficate e la ferrovia che tagliano la campagna. Talvolta devo rinunciare ad allungare il percorso per un attraversamento pedonale un po’ rischioso, che costringe a rallentare o a fermarmi. In genere correre sulle stradine sterrate mi ispira molto, fa tanto Kenya, tranne che per i 2-3 mila metri di differenza di dislivello 🙂

La flessibilità dello smart working potrebbe aiutarmi quando l’inverno porterà il freddo e il buio. Non sarebbe male evitare l’alba per poter correre col sole. Un’altra piacevole opportunità dell’allenamento a casa é che mi consente qualche uscita con la scorta delle mie figlie in bici. Un modo per avere un po’ di compagnia e anche per riuscire a portarle fuori di casa.

Nei grafici il volume di km mensile di quest’anno e (sotto) le attività non aerobiche svolte.
Non é mai capitato un anno così povero di Km. Magari in questi tre mesi finali potrei tornare a volumi mensili accetabili. L’elevato tempo speso per il potenziamento a Marzo potrebbe avere contribuito ai vari infortuni. Anche se non provocano molta fatica gli eserczi di forza devono essere fatti con gradualità e progressività.

Riguardo ai miei problemi fisici, credo che avrei avuto bisogno ancora di qualche seduta dal fisioterapista. La sede del dolore (sotto la rotula, nel comparto mediale) mi fa giungere alla conclusione che sia rimasto da trattare la parte anteriore della coscia. Ho cercato di trovare, tramite palpazione, le zone più contratte o con aderenze. Lavoro difficile per chi non é del mestiere. Ho cercato di arrangiarmi col confronto con l’arto sano, soffermandomi nelle sedi dove la pressione evocava dolore. Qualcosa di anomalo credo di averlo trovato. L’ho trattato con forza e mi ha sorpreso il ROM che guadagnavo nella flessione del ginocchio dopo quel lavoro. Sicuramente non é un lavoro da professionista, ma dopo tanto tempo speso a trattare il quadricipite il ginocchio é migliorato. In più sto imparando qualcosa di nuovo, tanto che mi sono pure appassionato e ho comprato un libro sul massaggio sportivo.

Oggi inizia l’autunno, un periodo solitamente fruttuoso e carico di aspettative sportive. Sono sicuro che per i prossimi 6 mesi la situazione sarà molto incerta. Ho qualche obiettivo agonistico per soddisfare la voglia di socialità e corsa: la maratonina di San Biagio il 22 di novembre o qualche altra corsa agonistica o non tra novembre e dicembre. Spererei che si corressero anche i cross, che a mio parere sono la manifestazione meno a rischio covid. Potrebbe essere un bello stimolo per riprednere forza e velocità.

Di admin

Lascia un commento