Dopo l’esito delle visite ortopediche di metà ottobre ho smesso di correre per circa un mese. Per la verità ogni 4-5 giorni, tra un giro in bici e un altro, ci provavo, ma quasi sempre dopo meno di un km le fitte mi consigliavano di tornarmene a casa. In una occasione ho provato a tenere duro totalizzando ben 6 Km. Il pomeriggio avevo il ginocchio bloccato dal dolore.
Ho fissato un appuntamento dal mio fisioterapista il 12 novembre. Neanche guarda il ginocchio, scioglie un po’ di tensioni e poi mi raddrizza l’alluce e sistema la caviglia. Mi dice che posso correre anche oggi stesso. Io gli dico che ci provo da un mese. Pure ieri, ma dopo 500 metri sono tornato indietro. Mi dice di fidarmi, che avevo l’alluce messo male che faceva lavorare il ginocchio in modo innaturale. Esco il giorno seguente e porto a casa 6 km molto prudenti. Sento qualche fastidio ma non quello che mi impediva di correre. Sono contento e quasi incredulo. Riposo un giorno e poi esco nuovamente, stavolta per 8 km. Una gioia correre senza dolori e tornare a casa stanco e soddisfatto. Non mi capitava da mesi.
Penso all’ortopedico, che vedeva nell’intervento chirurgico l’unica soluzione sia per l’alluce che per il menisco. Posso capire che ognuno propone rimedi con gli strumenti che ha a disposizione, però c’è una distanza abissale tra una manipolazione di mezz’ora e un’operazione con un un mese di gesso. Questa esperienza sarà utile in futuro e mi aiuterà a capire di chi fidarmi.
In queste tre ultime settimane ho incrementato le uscite di corsa, sostituendole alla bici. Ho passato i 40 km a settimana per la prima volta quest’anno. Ho fatto anche il secondo allenamento intervallato del 2020. L’altro era del 23 febbraio. Il ginocchio si fa sempre sentire in zona mediale. E’ il menisco. Ad ogni uscita, però, riesco a correre un po’ di più o più velocemente e il dolore si attenua. Mi sembra riconoscere questo comportamento quando sono guarito da un problema simile al ginocchio destro.
Ho la fortuna di non essere tentato ad accelerare i tempi per provare qualche gara. Devo costruire per bene le fondamenta aerobiche. La bici é una opportunità in più per sollecitare il fisico con 2-3 ore di attività. In questo momento non potrei farlo correndo.
Sono tornato nuovamente dal fisioterapista dopo due settimane. Restava da sistemare ancora qualche dita del piede sinistro e raddrizzare il bacino. In questo momento quello che mi limita é la forma fisica e la stanchezza. E’ un buon segno. Nelle ultime uscite ho notato, tra le metriche del Garmin, che il bilanciamento del tempo di contatto tra piede destro e sinistro si é spostato verso la parità. Questo é un segnale di una buona simmetria tra i due arti. Sarà interessante vedere in futuro come si evolve in funzione anche dei problemi fisici, sperando che possa diventare anche un segnale predittivo di problemi fisici.