Siamo alle porte della primavera. Qualche mese fa si faceva affidamento a questo periodo per programmare qualche gara. Ora che mezza Italia é in zona rossa sembra chiaro che una maratona non si possa correre prima dell’autunno, tranne che per qualche èlite.
Vista la mia situazione, non é un grosso problema, anche se mi farebbe paicere una garetta senza pretese, tanto per spillare un pettorale e qualche incontrare qualche amico.
A febbraio ho avuto uno stop dovuto a problemi fisici. E’ il primo da novembre, quando ho ripreso a correre. Ho sofferto di dolori su tutta la coscia destra, soprattutto agli adduttori. Secondo il fisioterapista la coscia é in buone condizioni e l’origine dei problemi é da ricercare su piedi e polpaccio.
Do la colpa di questi problemi ancora alle scarpe vecchie che a gennaio mi hanno provocato diversi problemi anche alla caviglia. Già da allora accusavo il fastidio alla coscia ma era secondario. Dopo aver sistemata la caviglia si é esacerbato il problema all’adduttore.
Ad essere sinceri, un po’ di colpa me la devo prendere anch’io. Ho poco rispetto dei tempi di recupero e incremento i carichi con progressioni troppo rapide. Devo essere più paziente e sfruttare di più la bicicletta per sfogare la voglia e necessità di faticare.
Con la ripresa della corsa la forma é migliorata. Mi sto asciugando nella zona addominale e non ho più il timore di non entrare nei soliti pantaloni. Il peso torna a stare stabilmente sotto i 67 Kg, anche se non cala con decisione e per recuperare i 4-5 Kg incassati con la pandemia ci sarà bisogno di azioni decise e tanta pazienza. Dal punto di vista prestativo il peso é decisivo, che sia muscolo o grasso, meno ce n’è, meglio é.
Vorrei riuscire a sfruttare la primavera per tornare ad un buono stato di forma e creare una base solida dal punto di vista aerobico. Con il caldo estivo vorrei sistemare anche la forza e la resistenza strutturale e poi provare a tornare ad allenarmi come mi piace verso l’autunno.