Ho riflettuto sul fatto che tendo a correre troppo velocemente i tre lenti tra gli allenamenti pesanti di lunedì e venerdi. Per questo motivo spesso preguidico la qualità dell’ultimo allenamento della settimana. Visto che faccio fatica a sforzarmi di andare piano, forse é il caso di sfogare la voglia di velocità con delle ripetute brevi al mercoledì. Mi si potrà dire: ma come? Le corse lente ti stancano troppo e tu ne sostituisci una con un intervallato? Proviamoci! Si possono trovare spunti teorici che alimentano questa idea.
Brevi ripetute veloci vanno a reclutare fibre muscolari che nella corsa lenta non intervengono, quindi potrebbe essere un modo per aumentare il turn-over delle utnità motorie dei muscoli. L’importante é che questo allenamento abbia dei limiti sull’intensità e sul carico. Non dovrà essere affrontato con lo scopo di centrare una velocità specifica e dovrò recuperare bene tra le prove, con una corsa molto lenta. Non dovrò arrivare al punto di sentire la “pesantezza lattacida” di quando si accumulano grossi volumi a velocità quasi massimali.
Purtroppo non ho potuto mettere alla prova questa idea perchè giovedì e venerdì ero a pezzi. Dissenteria e nausea non mi hanno permesso di allimentarmi ed ero tanto debole da sentire la necessità di sdraiarmi a letto. Il motivo di tutto ciò é stata una scorpacciata di funghi chiodini. Li ho sempre mal tollerati, anche se ne vado ghiotto. Li avessimo cotti adeguatamente, ma forse mi ha fregato la quantità. Ho dovuto riposare il venerdì e sabato, sono uscito alla domenica con un forte senso di debolezza.
Settimana -3:
Lunedì: sfrutto la freschezza dei due giorni di riposo per un test sui 10 km. Sono scottato dalla scarsa prestazione di venerdì, quindi parto con una leggera cautela. Nei primi km l’obiettivo é di stare sotto i 4’/Km senza spendere troppe energie. Dopo i km “difficili” su sterrato prendo coraggio e cerco di tenere alto il ritmo. Chiudo in progressione con un 38’49” che mi soddisfa. Ho fatto un buon riscaldamento con 9′ di andature e un paio di allunghi, per sbloccarmi un po’. Mi sentivo comunque stanco.
Martedì: corro un lento nella foschìa mattutina. Mi sento debole e stanco per ieri ma le gambe girano bene con buona cadenza. Alla sera faccio un po’ di stretching.
Mercoledì: corro un interval training per i motivi spiegati in precedenza. Sono previste 10 prove “veloci” da 400 metri con altrettanto recupero lento. La velocità delle prove non é programmata. Voglio sentirmi avanzare più velocemente possibile ma con fluidità. Non devo sentire le gambe andare in acido. La prova é abbastanza corta da fare in modo che il fiato non sia un fattore limitante. Il passo medio che ne esce é di 4’49″/Km, ma tra la prova più lenta e la più veloce ci sono 26″ di differenza (al km). Questa é dovuta al riscaldamento delle prime prove e alle differenze del percorso (sterrati, attraversamenti stradali, ecc.).
Giovedì: esco al mattino per 13 km di corsa lenta in modo molto distratto e disteso. Sono stanco e debole, ma le gambe girano con una buona cadenza e corro facile. Mi sento pimpante ed elastico, fino alla cena…
Domenica: dopo due giorni di pausa esco a correre prima di colazione. Mi sento riposato ma non in formissima. Faccio 10 allunghi a caso, quando la strada lo permette. In totale 13 Km a 4’50″/Km di media.
Ho dovuto rinunciare all’allenamento cardine per il supporto aerobico diretto, un 20 km a 4’10″/Km. Anche nelle migliori condizioni sarebbe stato molto impegnativo.