L’appuntamento con il GP Notturno a Piombino Dese (PD) é uno dei miei preferiti. Mi piace correre in notturna al venerdì sera. Mi sento libero da impegni e posso gestire senza fretta il dopo gara. A Piombino in particolare la manifestazione é organizzata e gestita molto bene. C’è tutto il necessario senza gli “inutili orpelli” come le magliette nel pacco gara o la medaglia finale che richiamano folle e intralciano l’organizzazione. Sono previste ricche premiazioni per i primi 5 classificati. Talmente ricche da richiamare atleti master anche da fuori regione. Arrivare a premio é una impresa. La concomitanza con la sagra paesana coinvolge tutta la cittadinanza, creando un clima di festa ed accoglienza.
Arrivo con poco più di un’ora di anticipo. Ho una brutta sorpresa. Ho rinnovato la visita medica di recente e temo che il pettorale sia stato stampato prima che consegnassi il nuovo certificato medico. Ora la mia tessera risulta non attiva e devo mostrare la copia del certificato per correre. Mi metto a rovistare nel cellulare, devo avere qualceh mail in cui l’ho allegato. La tensione e la lentezza del telefono mi fanno sentire imbranato. Per fortuna dopo 10 minuti circa una signora più esperta controlla sul sito di Endu lo stato aggiornato e mi da l’ok. L’impennata di adrenalina mi guarisce dalla sonnolenza serale.
A mio avviso negli anni questa gara ha selezionato un gruppo di affezionati. Me ne accorgo dalle classifiche e dalle foto. Trovo spesso le stesse persone. Non é una gara in cui il tempo finale ha qualche significato. Il percorso non é velocissimo e la distanza non é multipla di un km e nemmeno ben misurata. Inoltre le condizioni climatiche possono cambiare di molto nel mese di maggio rendendo difficile paragona i tempi di varie annate. Per questo motivo é una gara che invita a confrontarsi con se stessi e con gli altri atleti vicini, più che col cronometro.
Il percorso é abbastanza particolare. Si percorrono 3 giri di un circuito di strade di quartiere, abbastanza ampie, con curve non troppo secche. Un tratto più impegnativo invece serve a raccordare le varie tornate. Tra il primo e il secondo e tra il secondo e terzo giro si attraversa il giardino di Villa Cornaro. E’ l’unico passaggio panoramico e il più tecnico. Ci sono 4 curve a 90° molto strette e un paio di ponticelli con un piccolo gradino. Il fondo é compatto con ghiaino. Questo breve tratto non fa perdere molto, tuttavia rompe il ritmo.
Mi cambio e percorro un giro quasi completo di riscaldamento, prima di tornare al parcheggio della stazione dei treni dove ho l’auto. Quì c’è abbastanza spazo per un po’ di andature e 4 allunghi. Metto le scarpe da gara (Adidas Takumi Sen 8) e corro qualche centinaio di metri verso la partenza.
Sono a 10 metri dalla linea di partenza, per una differenza di tre secondi tra tempo ufficila e real time. Nonostante non sia partito forte, per i primi duecento metri ho qualche difficoltà nei sorpassi. Non cerco un gruppo, la gara é troppo breve, cerco il mio ritmo. Non posso dire di avere corso da solo. C’era sempre qualche atleta da inseguire o da recuperare.Terminato il primo giro mi fiondo in modo aggressivo nel tratto sterrato. Mi sento forte sulle gambe, forse non molto agile e rapido. Al ristoro un po’ di acqua é di sollievo per la bocca molto secca. Dopo il secondo giro affronto il tratto sterrato cercando di prendere fiato.
Nell’ultimo giro mi sento molto stanco, non potrebbe essere diversamente. Mantengo un ritmo molto costante. Vedo in lontananza Andrea e un po’ alla volta mi sembra di recuperare metri su di lui. Non mi riesce il cambio di passo nel finale, sono piantato sul mi oritmo. Andrea invece ritrova le ultime energie per un finale che mantiene a 6″ il distacco.
Concludo in decima posizione con il tempo ufficiale di 26’24”. C’erano 5 atleti della mia categoria nei 32″ che mi precedono. Servivano 5″/Km in meno per andare a premio. Impossibile per la mia forma attuale, ma l’anno prossimo potrebbe essere fattibile. Sono molto soddisfatto della mia prestazione. Ho corso bene mettendo a frutto la preparazione.